09 January 2009

Ucraina: la frontiera dell'est. On line il nuovo rapporto Ecre

Foto Mahug, KievROMA, 9 gennaio 2009 – Non c’è soltanto la frontiera Mediterraneo. La fortezza Europa guarda sempre più a est. Il 21 dicembre 2007 il muro di Schengen si è spostato ad oriente, inglobando Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria. Ovvero la cintura che separa l’Unione europea da Russia, Bielorussa, Ucraina e Moldavia, paesi da dove transitano sempre più migranti e rifugiati, provenienti dalle ex Repubbliche Sovietiche, dall’Asia e dal Medio Oriente. Recentemente lo European Council on Refugees and Exiles ha pubblicato un rapporto aggiornato ai dati del 2007 proprio su questi quattro Paesi. Paesi a cui guardare con attenzione, perchè a est come a sud le politiche sono quelle dei muri e dell’esternalizzazione.

La frontiera tra Slovacchia e Ucraina è di 97,8 km. L’ingresso nell’area Schengen ha significato la costruzione di un muro virtuale tra i due Paesi. 250 telecamere mobili, visori notturni, Gps, rilevatori di calore, infrarossi, raggi x, e mezzi di pattugliamento fuoristrada. Un sistema costato la bellezza di 50 milioni di euro, finanziati con fondi comunitari, e che ha visto quadruplicare il personale della polizia di frontiera, da 240 unità nel 2004, a 886. Su questa frontiera sono stati fermati 25.539 migranti nel 2004 e 32.756 nel 2005. Il loro destino è la riammissione in Ucraina.

Human Rights Watch ha criticato gli accordi di riammissione tra i Paesi dell’Est Europa e l’Ucraina, esprimendo particolare preoccupazione per i rimpatri dei rifugiati della Cecenia e dell'Uzbekistan. L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Acnur) ha espresso preoccupazione dopo il rimpatrio di un gruppo di potenziali rifugiati srilankesi nel 2008. Dall'Ucraina sono stati espulsi 5.000 migranti nel 2004 e 2.346 nella prima metà del 2005, la metà verso ex Repubbliche sovietiche, gli altri verso Cina, India, Pakistan e Bangladesh. Bruxelles conosce questi rapporti, ma con Kiev ha già stretto un accordo di riammissione. E i risultati si vedono già. Il tasso di riconoscimento dei rifugiati in Ucraina è passato dal 47% del 2002 al 1,45% del 2007, sebbene il 19% delle richieste d’asilo siano presentate da afgani e iraqeni.

Scarica il rapporto ECRE Country Report 2007 Belarus, Moldova, Russia, Ukraine, in inglese

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